
Tutto, in una Battuta...
o forse due.
Batteristi
Tastieristi
Percussionisti
Chitarristi
Compositori
Bassisti
"Essere capaci di usare la mente significa di
essere in grado di accedere ai dati che già si possiedono,
di organizzarli e di utilizzarli."
Richard Bandler




MODELLI RITMICI


Ora ho davvero detto tutto...
o forse no.

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Per
Preso alla lettera è un assunto che potrebbe suscitare qualche perplessità. Eppure spesso nello spazio di una Misura è racchiuso, se non tutto, una parte essenziale di quel particolare microcosmo che è all'origine di un progetto. È un ambito breve. Ma è un ambito nel quale anche pochi intervalli disposti in modo strategico, ancor più se finemente incastonati su energiche suddivisioni ritmiche, sono in grado di delineare fin da subito il passo e l'impronta caratteristica del brano.
Ma come nasce un tema
o un semplice spunto musicale?
Personalmente trovo molto stimolante avviare il processo creativo da strutture armoniche elementari. Ma un tessuto sonoro, per quanto breve e sommario, dovrà presto definire i suoi punti cadenzali: quei punti, cioè, entro i quali articolare il fraseggio delle linee melodiche principali, acute e gravi in primis. In altre parole, una successione di accordi, o meglio la disposizione degli stessi nell'arco di una frase e di un periodo, di fatto, delinea un percorso ritmico, diversamente non avremmo alcuna soddisfazione musicale. Dunque, qualunque sia la nostra naturale predisposizione è certo che Melodia, Basso, Armonia sono tutti ottimi "starter" creativi, ma presi singolarmente oppure combinati, secondo le classiche relazioni che ben conosciamo, non potranno in nessun caso prescindere da sua maestà il Ritmo:
Una fonte pressoché inesauribile di...
suggestioni matematiche.
In una sola battuta e più precisamente in un classico 4/4 e una griglia in sedicesimi sono disponibili ben 65.535 scansioni. Questo significa che affiancando due sole misure possiamo contare su un arsenale di oltre 4 miliardi di sfumature ritmiche ancorché prive del contributo di parametri decisivi dal punto di vista musicale quali Altezza, Durata, Dinamica e Timbro. Ma trovare un modo per ordinare e sintetizzare questa miriade di sequenze è qualcosa che va oltre il dato o la pura e semplice curiosità.
I modelli potrebbero rivelarsi
strumenti utili
per allenare logica e fantasia.
In effetti, i diversi schemi della battuta, per mezzo dei quali realizzare la sintesi, consentono anche di evidenziare le possibili correlazioni tra i singoli tempi. Dunque, una rappresentazione stilizzata del Pattern aiuta ad entrare nel particolare dell'evento ritmico e favorisce quell'attenzione al dettaglio che è fondamentale per sviluppare e ampliare idee con coerenza o per creare contrasto e varietà restando in tema.
In una misura o due possiamo
enucleare
il DNA di una HIT.
Al di là del genere, Pop, Rock, R&B o Dance, per citarne alcuni, chi ha dedicato un po' di tempo all'analisi si sarà accorto come spesso la "fortuna" di certi brani è dovuta ad un'abile, per non dire geniale, reiterazione di frammenti musicali distintivi anche quando, dal punto di vista ritmico, questi assumono forme e disegni di una linearità disarmante. Pensiamo ad esempio al contributo della chitarra in Every Breath You Take di Sting, oppure al contributo del synth in Save A Prayer dei Duran Duran, o ancora al contributo del basso in Billie Jean di Michael Jackson. Tutti brani sostenuti da "comode" sequenze ritmiche in ottavi o, ad essere pignoli, in sedicesimi quando sincronizzate a dispositivi di ritardo (Delay). In ogni caso, veri capolavori di economia musicale con ingredienti ben dosati e progettati per esaltare il movimento di una parte strumentale a tal punto da trascinare il brano... letteralmente in vetta alle classifiche.
Più facile a dirsi che a farsi.
Ed è inutile nasconderselo. Ma scrivere è una sfida e al tempo un piacere. Oggi, poi, possiamo contare su una tecnologia davvero straordinaria a prezzi concorrenziali. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, a servizio delle nostre capacità uniche di ideazione ed elaborazione, è un computer, una Daw e con essa una manciata di strumenti: anche se virtuali saranno sufficienti ad alimentare la speranza, un giorno, di trovare quel Groove così originale, quel Riff così vigoroso, quel Loop un po' ruffiano, forse, ma così evocativo, in grado di far vibrare il nostro di cuoricino e magari quello di un altro milioncino di persone.
In conclusione.
Voglio ringraziare il lettore che ha avuto la pazienza di soffermarsi su questa pagina promozionale. Anche per questo, traendo spunto da costruttori come Moog, Arp, Oberheim nonché da musicisti come Jean-Michel Jarre, Vangelis e Tangerine Dream, ho voluto rischiare un omaggio, tutto digitale, ad un'Epoca gloriosa tutta analogica: non è esattamente il mio ambito ma mi sono divertito molto a realizzare questa traccia e chi è interessato può liberamente scaricarla.
Ancora un chiarimento.
Ho citato, in apertura, le parole di di Richard Bandler. Per quanto ne so io non è un musicista anche se non mi stupirei se, fra le altre cose, avesse scritto e diretto un poema sinfonico. È un matematico prestato alla psicologia fondatore insieme a John Grinder di quella disciplina nota come Neuro Programmazione Linguistica. Insomma, è uno che di patterns se ne intende.
In effetti devo ancora precisare che la teoria e l'approccio ai modelli sono disponibili su iTunes in forma di Estratto, dunque, in modo gratuito: il lettore, poi, compresi i criteri non avrà difficoltà a ricavarsi gli schemi in completa autonomia. Per chi invece è curioso di conoscere la mia impostazione del lavoro o i miei esempi audio, corredati di partitura, può accedere al manuale completo in Download al prezzo di 6,99 €.
A noi tutti in bocca al lupo.
Roberto Palmieri
I Modelli Ritmici non trattano la materia dal punto di vista dei Generi: nel manuale non c'è alcun riferimento, diretto o indiretto, a pattern in stile quali Salsa, Reggae, Blues o altri. L'analisi della battuta è di tipo logico/matematica e punta ad una sintesi individuando schemi formali classificati unicamente per struttura e tipologia.